Una ShakeMap (Wald et al., 1999) e’ una rappresentazione dello scuotimento del suolo causato da un terremoto. Ogni terremoto genera differenti livelli di scuotimento del suolo per i siti posizionati in una regione a causa della distanza ipocentrale, delle condizioni di sito ai ricevitori e delle variazioni nella propagazione delle onde sismiche dovute alla complessità nella struttura della crosta terrestre.
Parte della strategia della generazione rapida di mappe di moto del suolo e’ stabilire il miglior formato per una presentazione realistica delle mappe considerando l’eterogeneità del pubblico che include gli scienziati, gli uomini d’affari, le agenzie di protezione civile, i media e l’opinione pubblica. Con l’idea di semplificare e massimizzare il flusso d’informazioni verso l’opinione pubblica, Wald et al. (1999) hanno sviluppato uno strumento per generare non solo mappe con il picco di accelerazione e velocità ma anche la mappa con la stima di Modified Mercalli Intensity, un’intensità derivata dai dati strumentali. Questa mappa rende più semplice correlare il moto del suolo registrato con lo scuotimento percepito e la distribuzione di danni attesa. La mappa d’Intensità Strumentale e’ ricavata utilizzando una regressione combinata dei picchi d’accelerazione e di velocità ricavati dalle registrazioni.
Dal 1 gennaio 2020 utilizziamo la versione ShakeMap 4.0 (Worden et al., 2018) con la configurazione rilasciata dall'INGV all'interno della collaborazione OGS-INGV (tavolo tecnico CRS-ONT). Tale configurazione, calibrata per l'Italia da Michelini et al. (2020), utilizza le Ground Motion Predictive Equations di Bindi et al. (2011) mentre le relazioni di Faenza e Michelini (2010; 2011) sono usate per calcolare l'Intensità Strumentale. Abbiamo implementato la configurazione INGV per l'Italia Nordorientale utilizzando, per gli eventi più piccoli, le relazioni proposte da Massa et al. (2008).
Limitazioni delle mappe attuali
Il modello ShakeMap e’ semplice ma approssimato. Non si considera la direzione di rottura e i parametri del moto del suolo non sono corretti per un termine correlato alla direttività. L’approccio empirico predittivo fornisce solamente delle stime medie dei parametri del moto del terreno senza tenere conto di tutta la variabilità attesa sullo scuotimento, oltre alle variazioni connesse alle amplificazioni di sito gia menzionate in precedenza. Il moto del suolo reale rivela una significativa variabilità per una fissata distanza, magnitudo e condizioni di sito e, quindi, lo scenario dello scuotimento e’ più uniforme rispetto a quello che ci si aspetterebbe da un terremoto vero e proprio. Le effettive variazioni sono parzialmente attribuite alla propagazione delle onde in mezzi 2D e 3D, ad effetti di percorso del raggio (come l’amplificazione e la focalizzazione dei limiti di bacino), differenze del moto fra terremoti della medesima magnitudo, e complessi effetti di sito non sono considerati nel nostro modello.
Nota: le ShakeMaps sono generate automaticamente in seguito a terremoti di moderata e grande dimensione. Queste sono mappe di scuotimento del suolo preliminari, normalmente riportate entro pochi minuti dall’occorrenza dell’evento sismico. I valori per accelerazione e velocità sono originali e inizialmente NON sono minimamente controllate dagli operatori. Inoltre, siccome il moto del suolo e le intensità possono variare in modo significativo su piccole distanze, queste mappe sono solamente APPROSSIMATE. Su piccole scale, dovrebbero essere considerate come inattendibili. Infine i dati usati come input sono originali e non verificati e potrebbero contenere errori. (Vedi Disclaimer)
ShakeMap è un prodotto dell'U.S. Geological Survey Eartqhuake Hazards Program.
Per maggiori dettagli vedere il ShakeMap wiki.